A febbraio di quest’anno ci ha lasciato Edmea Maggiolo e adesso, pochi mesi dopo anche Ezio Bassani, il suo compagno di tutta la vita, dalla Resistenza in poi, è venuto meno all’affetto dei suoi cari.
Il disgusto per il fascismo spinse Ezio nel 1943 a cercare le bande partigiane in Piemonte, traversò il lago da Laveno e le trovò. Salì la montagna da Intra, si unì alla brigata Cesare Battisti e fu compagno di Nino Chiovini. Sopravvisse in Val Grande ai due terribili rastrellamenti nazi fascisti del 1944 e all’attacco al Pian Vadà.
Lui della Resistenza ha sempre voluto ricordare, quale nodo centrale, la solidarietà delle genti che abitavano la Val Cannobina a quei tempi, vero esempio di eroismo disinteressato.
La sua avversità spontanea a qualsiasi percorso obbligato, la sua lucida ironia e il suo distacco da qualsiasi forma di puro reducismo che non miri ad un azione di critica del presente ce lo hanno reso un caro amico e la sua lezione di spirito resterà con noi.
Da tanti anni ormai passavamo il pomeriggio del 25 aprile insieme qui al Circolo Anpi di Ispra, ha sempre voluto sedere tra il pubblico e ascoltare gli altri partigiani parlare e raccontare, spesso verso la fine solo un piccolo ed emozionante intervento, a noi molto caro.
Ezio, Edmea, ci mancherete sempre.