All’attenzione del sig. Sindaco Paolo Gozzi, dell’assessore all’urbanistica Lino Gallina, dell’ufficio tecnico e dei consiglieri comunali.
Ho ormai constatato il vostro progetto sul futuro del territorio e ho valutato la trasformazione che la vostra amministrazione ha messo in atto per lo sviluppo del paese.
A mio giudizio si tratta di progetti troppo grandi, mi è difficile pensare che progetti di tale portata possano essere di facile governo per chiunque, e così anche per voi.
Io credo che le trasformazioni e le integrazioni siano un passo molto importante e delicato per comunità di modeste dimensioni come Ispra.
Voi avete progettato e state portando avanti con grande celerità qualche decina di lottizzazioni, i piani integrati tra cui quello della Camiceria Leva, che ben poco è cambiato rispetto a quello contestato alla precedente amministrazione, il cambio del Piano Regolatore per inserire un quinto piano integrato che permette di costruire in altezza, per non parlare del Master Plan del lago, peraltro di dubbia comprensibilità .
Mi sembra che questo sia un cambio di linea difficilmente sostenibile.
Credo che tutto questo possa sfigurare Ispra irrimediabilmente.
Io pensavo che la vostra amministrazione si sarebbe sforzata di essere fedele, almeno tendenzialmente, a quanto ripetutamente detto e scritto.
Il programma che avete presentatato era a mio avviso condivisibile e sarebbe valsa la pena di sforzarsi almeno un minimo per la sua realizazzione.
A due anni dal vostro insediamento ho potuto verificare che la vostra linea di governo e la vostra progettualità , sono diametralmente opposte alle dichiarazioni a seguito delle quali siete stati eletti.
Non ho trovato il modo e la forza di incidere sulle vostre decisioni riguardanti il futuro di Ispra e della sua cittadinanza.
Questo futuro, che state preparando per Ispra non mi piace, non lo trovo condivisibile, immaginavo qualcosa di diverso.
Questo che voi state portando avanti mi riempie di angoscia e rammarico, anche per non essere stato capace di trasmettere altro.
Per tutti questi motivi ho maturato la decisione di dimettermi da membro della Commissione Urbanistica.
Ispra, 09/01/07
in fede
Giancarlo Marasco
A mio avviso ci vorrebbe un’introduzione che spieghi chi è Giancarlo Marasco.
Indirizzare la lettera anche ai componenti della commissione edilizia.
Inoltre avrei accentuato quanto questi cambiamenti di rotta dalle promesse elettorali dell’amministrazione siano puntati ad interessi economici e li avrei sfidati ad introdurre criteri vincolanti che tenessero conto delle fonti energetiche rinnovabili nei progetti di ristrutturazione e nuve costruzioni: avere sul proprio territorio il più imtortante centro di ricerca europeo e non prevedere l’installazione di pannelli solari e/o fotovoltaici, ecc.. magari in collaborazione col suddetto centro, è la dimostrazione che queste lottizzazioni sono solo un ” affare ” per quei costruttori che vogliono investire nel “mattone” i cui interessi non coincidono minimamente con quelli degli elettori ispresi.