Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai giovani e soprattutto alle giovani che con grande coraggio stanno innalzando barricate ormai da due settimane in Iran. Le proteste nate dalla morte di Mahsa Amini, ragazza arrestata per non corretto posizionamento del velo sul volto, sono infatti dilagate in tutto il paese. Pochi giorni fa è morta anche la giovane Hadith Najafi, simbolo delle rivolte, si era fatta vedere online mentre si faceva la coda ai capelli e scendeva in piazza a protestare.
Il regime iraniano che impone restrizioni religiose ferree alle donne, obbligate a girare con il velo, quest’estate ha anche arrestato molti dei maggiori registi di Teheran, tra cui il famoso Jafar Panahi. (“Il cerchio”, “Lo specchio”, “Il palloncino rosso”…) Il 6 ottobre è uscito in Italia il suo ultimo interessante film clandestino “Gli orsi non esistono” premiato al recente festival di Venezia con il Gran premio della giuria.
Anche se le manifestazioni di solidarietà di alcuni stati occidentali generano qualche perplessità, avendo questi ultimi qualche responsabilità nel corso degli eventi degli ultimi 50 anni in Iran, ( si vedano le vicende relative al colpo di stato che destituì Mohammad Mossadeq negli anni ’50 e alla Anglo-Iranian oil Company) resta inaccettabile il perdurare ai nostri giorni di limitazioni così radicali alla libertà personale. Negli ultimi giorni si è diffusa la notizia che “Bella Ciao” in versione persiana sta diventando uno dei canti a sostegno della rivolte. https://www.ilpost.it/flashes/iran-proteste-bella-ciao/ https://youtu.be/xW_XunSeAO8